"Mi ricordo da bambino, la prima volta che dormii da mia nonna.
Un salto indietro, in quel letto composto, con la coperta fatta all'uncinetto, di quelle fatte a quadratoni, con i colori tutti diversi e le roselline al centro dei quadrati.
Stamani ho fatto, involontariamente, un salto indietro nel tempo, osservando simpatiche squilibrate che vestivano alberi con delle coperte, quelle coperte!
Squilibrate nel senso più positivo del termine, perchè hanno speso 6 mesi di lavoro e centinaia di gomitoli di lana per far passare un messaggio, per far capire alla città che ci vorrebbe rispetto e attenzione per ciò che possediamo. In questo caso un parco.
Quello che sin da bambino chiamavo Prato Giardino. E proprio in un questo parco, uno di quelli che dovrebbero rendere felici gli abitanti di una città, ho incontrato le folli, intente a ricoprire alberi e oggetti.
Si chiama Yarn bombing, una forma d'arte che, tramite opere all'uncinetto, tende a sottolineare disservizi o a richiamare attenzione su particolari tematiche. Come il parco, in questo caso, ma più specificamente su una potatura, su un'altalena che limitano le possibilità.
6 mesi di lavoro per offrire consapevolezza sul degrado e sull'abbandono in cui versa questo luogo.
Mi è tornato in mente il letto di mia nonna. Tanti anni fa, quando avevamo poche cose e, stranamente, funzionavano tutte, quando c'era dignità e rispetto, quando le strisce pedonali non scolorivano dopo 20 giorni e quando i parchi e le strade erano degni di questo nome. Ho scattato delle foto, le ho volutamente virate con un filtro vintage.
Una di queste ragazze mi ha detto che questo passatempo trasforma passione in bellezza inutile. La bellezza non è mai inutile, ho pensato.
Andandomene ho sperato che ci fossero più squilibrati in questa città, maledettamente e fottutamente piena di ignavi."
Bruno Pagnanelli
Grazie infinitamente per questi meravigliosi scatti a Bruno Pagnanelli!
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